Si sono alternati al microfono Coez, Lucci, Kento e Prisma e i palestinesi Anan Ksym e altri giovani promettenti MC – Al Basha, Younan e Hadi – seguiti dalla label Indipendente fondata dallo stesso Anan a Nazareth; poi Achelous, MC e beatmaker di Ramallah e i ragazzi del crew Sound World dall’Askar Refugee Camp: Jamil, Hamzeh, Razan, Sameh. Nonostante l’ostacolo della lingua, i rapper hanno saputo coadiuvarsi in un unico crew e ottenere il risultato sperato: un disco spontaneo che non è il classico album di denuncia politica. C’è anche quella, certamente, ma non solo; la singolarità di ognuno dei rapper presenti ha trovato il giusto modo di esprimersi.
La produzione dei beat è stata affidata ad Ice One e Ceri per l’Italia e Ace, Anan Ksym e Yo-Nan per la Palestina, inoltre Khaled M. si è occupato del mixaggio in collaborazione con Ice One, che ha ultimato il lavoro con il mastering.
I Writers coinvolti nel progetto – Gojo per l’Italia e Hamza Abu H. da Ramallah, Mosab dalla Striscia di Gaza e Ahmad da Nablus hanno realizzato le rappresentazioni grafiche di ogni traccia. L’album sarà a breve disponibile sul canale youtube Hip Hop Smash The Wall.
La cosa che bisogna sottolineare è che nonostante le barriere geografiche, culturali e linguistiche, quello che ha creato questo disco è un gruppo compatto, unito da una forza che oltrepassa checkpoint, regolamenti militari e prassi discriminatorie.
Noi abbiamo chiamato Lucci per chiedergli di raccontarci l’esperienza e ne è nata poi una chiacchierata di come sta andando la preparazione del nuovo disco e della sua opinione in fatto di film.