Come per i precedenti singoli, anche questa volta Rose Villain è prodotta da SIXPM. Composta durante una notte: Rose si stava struccando davanti allo specchio, canticchiando vecchie canzoni dei Beach Boys e ballando come Mia Wallace in Pulp Fiction e Andy (vero nome di SIXPM, che è anche il suo compagno) si è messo sul letto in cuffia a guardarla divertito e a produrre la musica. Così è nata “Don’t Call The Po-Po”.Come vuole il suo stile, sempre molto influenzato dal cinema e dall’immaginario di più generi musicali, il brano è pieno di spunti e suggestioni di vario tipo. Il testo racconta di uno strano party dove un ragazzo va in overdose, ma gli altri se ne fregano e continuano a ballare, nonostante qualcuno consigli di chiamare aiuto. La musica è spensierata e divertente, con influenze surf e tarantiniane, ma il messaggio è un monito all’indifferenza delle persone in situazioni di pericolo e un invito a un uso più consapevole delle droghe.
Scritto dalla stessa Rose Villain e diretto da SIXPM, il video del singolo è ambientato a Manhattan e vede Rose rientrare da una festa su una lowrider con schizzi di sangue. La clip vanta la partecipazione dell’attore Eros Galbiati (1992, 1993, Notte prima degli esami).