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Intervista

Metal Carter: “Cult Leader”. L’intervista

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A due anni di distanza da “Dimensione Violenza“, Metal Carter rilascia il suo nuovo album ufficiale “Cult Leader“: uscito il 27 aprile 2016 per Glory Hole Records. L’album è stato prodotto e registrato interamente da Eddy Depha (tranne lo skit di Danno prodotto da Dj Craim). Nell’album sono molti gli artisti chiamati a rapporto dal sergente di metallo: Egreen, Nex Cassel, Er Costa, Fabri Fibra, Tormento, Ice One, Aban, Denay, Fetz Darko, Caputo, Madman, Dj Spada e i suoi amici e compagni di crew Noyz Narcos e Gemello. Metal Carter, in questo nuovo progetto, sperimenta nuovi sound e nuove liriche, senza tralasciare la sua poetica e le immagini che lo hanno reso culto.

Ciao Metal Carter, benvenuto ne La Casa Del Rap. Iniziamo subito parlando di “Cult Leader”, la tua ultima fatica musicale. Vuoi dirci com’è nato e come sei arrivato alla gestazione del disco?
Il primo passo per fare l’album è stato lo studio e la creazione dei beat. Avevo già alcune strofe scritte, mentre il resto l’ho scritto man mano che prendeva forma il lavoro. Visto che l’album precedente era un concept album per questo lavoro ho cercato di essere più vario musicalmente e liricamente. Non ho ospitato i soliti rapper della mia crew, ma un sacco di gente con cui non ho mai collaborato.

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“Cult Leader” è stato interamente prodotto da Eddy Depha. Come mai la scelta è ricaduta su di lui e come vi siete trovati a lavorare insieme?
In precedenza già avevo collaborato con lui. È un beatmaker di grande talento che sforna beat-bomba a rotta di collo. Molti rapper romani hanno rappato sulle sue basi. A livello umano è un’ottima persona… un requisito fondamentale! Mi sono trovato molto bene a lavorare con lui e credo che la collaborazione non finirà qui.

Perché il titolo “Cult Leader”? Qual è il concept che c’è dietro al progetto?
Il titolo è un tributo ai Non Phixion, gruppo per me molto importante. Inoltre racchiude il complimento più bello e più assiduo che mi fanno i fan: “Carter è culto”.

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Oltre agli amici di sempre, come Noyz Narcos e Gemello, sul disco sono presenti molti featuring. Come sono nate queste collaborazioni?
Sono nate tutte con totale naturalezza e si basano sulla stima reciproca.

Il singolo che ha anticipato il disco è stato “Non Può Cambiare Il Mondo Una Canzone”. Perché hai scelto questo brano come antipasto del disco?
In realtà non ero molto sicuro di fare per primo il video di questo pezzo. È un pezzo mezzo crossover con una chitarra elettrica che macina riff (non è stata campionata, ma suonata in studio). Forse è un po’ fuorviante, visto che il resto del disco è hip hop al cento per cento. Comunque anche consultandomi con gli altri del mio team è uscita fuori questa preferenza.

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Hai altri videoclip in cantiere?
Sì, sicuramente ne usciranno altri, ma per ora non so nè di quale pezzo nè quando.

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Qual è la tua visione del rapgame nostrano odierno? Se potessi cambiare qualcosa cosa cambieresti?
Ci stanno un sacco di rapper scrausi, ma questo c’era anche negli anni 90, non è una novità. La cosa più brutta è che la gente si avvicina al rap per moda e punta subito a fare soldi ad ogni costo senza avere un minimo background. Più che avere un’attitudine che abbia a che fare col rap a loro interessa essere considerati dei vip. Io quotidianamente sono Marco, una persona come tutti. Sul palco divento Metal Carter…il mio alter-ego.

Ti sei sempre distinto dal resto della scena soprattutto per le immagini – violente e crude – che riesci a trasmettere all’ascoltatore. Da cosa prendi generalmente ispirazione quando scrivi?
Le mie influenze sono tantissime: quello che vivo, quello che dicono e fanno le persone intorno a me, quello che leggo, i film che vedo, ogni tipo di musica esistente sul pianeta Terra.

La titletrack “Cult Leader” fa parte della soundtrack di “Zeta”, film di Cosimo Alemà, in cui – insieme a tanti altri tuoi colleghi – reciti anche una parte. Ci vuoi raccontare questa esperienza?
È semplice: Cosimo Alemà (il regista) mi ha proposto questo cameo e io ho accettato subito. In realtà dovevo fare una parte più consistente ma non ricordo per quale motivo, non dipendente da me, è stata tagliata. Recitare è stupendo e non è la prima volta che lo faccio. In generale adoro il mondo del cinema.

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Il disco è uscito per l’etichetta indipendente Glory Hole Records. Com’è nato questo sodalizio?
Grazie ad una chiacchierata con Ice One, che saluto e ringrazio!

È previsto un tour in cui porterai “Cult Leader” in giro per l’Italia?
Stiamo mettendo insieme un po’ di date… spero di portare live questo album il più possibile!

L’intervista è giunta al termine, grazie per la chiacchierata. Prima di salutarci, però, ricordaci come possiamo rimanere sempre aggiornati sulla tua musica e dov’è possibile acquistare “Cult Leader”.
Potete acquistare il disco sul sito http://www.gloryholerecords.it e nel vostro negozio hip hop di fiducia. Per quanto riguarda il merch sempre sul sito di Glory Hole e su www.metalcarter.com. Per quanto riguarda i miei contatti ecco qui: Facebook / Twitter / Instagram.

Intervista a cura di Carmelo JP Leone
(Twitter: @carmelojp)

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Classe '89, divoratore seriale di dischi e serie tv. Scrivo di rap per passione. Faccio l'hater per hobby.
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