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Intervista

I Rubik Beats aprono il loro vaso di Pandora

Rubik Beats Foto

I Rubik Beats sono un duo di producers e beatmaker, Angelo Cascione e Francesco Maiorino, che si dividono tra l’Italia e la Germania. Lo scorso dicembre hanno pubblicato il loro primo album ufficiale dal titolo Pandora. L’album raccoglie ben 14 artisti per andare a creare un vero e proprio mondo fatto di suoni e voci che inbastiscono ambientazioni e atmosfere nell’orecchio dell’ascoltatore.

All’interno del lavoro troviamo Dani Faiv, Jack the smoker, Axos, Tommy Kuti, Warez, Comagatte, Anagogia, Pepito Rella, Snake Nash, Pacman XII, Oyoshe, Cool Hand, Nico Flasher, Diego Hard e Usama Siddiq.

Di seguito riportiamo l’intervista fatta a cavallo dei due stati, buona lettura.

Esiodo racconta di un vaso, contenitore di tutti i mali del mondo, donato ad una donna mortale da Zeus. A differenza del famoso recipiente il vostro album non si presenta caotico e “malvagio”; perché allora la scelta di chiamare Pandora il vostro primo disco ufficiale?

 Volevamo suscitare interesse, come il racconto del vaso di Pandora ci ha insegnato. In effetti, la parola Pandora più che essere associata al contenuto malvagio, è associata alla curiosità che l’essere umano ha sempre avuto.

Musicalmente parlando l’album presenta un sound “mistico”, capace di creare atmosfere profonde. Come siete arrivati a definire questo suono?

Musicalmente, il sound racchiude un po’ il mistico che stiamo vivendo negli ultimi anni, socialmente parlando. In realtà siamo sempre alla ricerca di suoni che possano essere sempre moderni ma classici, che possano andare a soddisfare anche l’orecchio più fine. Non abbiamo un solo genere di riferimento e ascoltando musica a 360° cerchiamo di prendere il meglio e far confluire il tutto in quello che ci piace. La musica è un’espressione dei sentimenti, noi cerchiamo di far arrivare i nostri sentimenti agli ascoltatori.

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Pandora ha accolto ben 14 rapper all’interno del suo mondo. È prassi ormai comune per i producer creare album che contengano più artisti possibili per metterli alla prova sulle loro strumentali. Alcuni di questi lavori sono passati alla storia, come 950 di Fritz da Cat, altri invece sono finiti nel dimenticatoio della musica. Quali lavori vi sono stati di ispirazione (nel caso vi siano stati)?

Cash One: Io personalmente ho preso ispirazione dal lavoro Thori e Rocce, un disco che rimarrà nella storia del rap italiano.

 FM: è giusto per un producer mettere alla prova più artisti anche perché si riesce ad equilibrare tutto un album, a non renderlo statico e a far incuriosire più tipologie di ascoltatori. Personalmente non ho avuto una ispirazione in particolare ma mi ha dato molti stimoli pensare di lavorare con artisti differenti.

Quanto ci vuole per produrre un disco del genere in termini di tempo?

Per quanto ci riguarda da 6 mesi a 1 anno.

Come avviene la produzione tipo di questo genere di brani, soprattutto con così tanti artisti con cui lavorare?

In realtà noi produciamo musica a 360° e siamo sempre alla ricerca di nuovi stimoli.  Confrontarsi quotidianamente con tante tipologie di artisti ci ha aiutato a crescere e, come un sarto fa per i vestiti, noi cerchiamo di cucire addosso all’artista il giusto sound.

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Quale testo rappresenta maggiormente Francesco “FM”? Quale Angelo “Cash One”?

 Francesco “FM”: Pandora e Mother

Angelo “Cash One”: Tony ed Elvira e Pandora

 

 

Avete collaborato con tanti artisti e vorrei chiedervi con chi vi siete divertiti maggiormente (senza togliere nulla agli altri).

Senza nulla togliere agli altri, Pacman XII sicuramente per la sua professionalità e semplicità e Axos e Warez nel momento in cui abbiamo girato il video di “Antartide”

Questa domanda la lascio aperta. Raccontateci liberamente qualche aneddoto riguardo l’album.

Tutto parte da Dicembre 2016, quando noi due ci siamo visti nel Rubik Studio a Düsseldorf (Germania) e abbiamo iniziato a contattare gli artisti, un po’ per scherzo e un po’ perché ci speravamo. Abbiamo da subito capito che la cosa si poteva fare. Quando Jack the Smoker ci ha dato subito il suo ok, a sua volta ha coinvolto Dani Faiv – che a quei tempi non era quello che è oggi. E da lì abbiamo iniziato a fare sul serio, e il risultato è dentro il vaso. Apritelo.

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