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Digging in the web

Diggin In The Web puntata #341

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Buona domenica a tutti. Diggin In The Web ritorna dopo una pausa estiva un po’ lunga con un bel po’ di materiale interessante. Siamo contenti del fatto che continuiate a scriverci e asegnalarci il vostro materiale. Siete tanti e, ve lo assicuriamo ancora una volta, rispondiamo a tutti. Basta chiacchiere: partiamo con la mia selezione aka Sandro Outwo is in the building!

Odeeno, ormai, è una costante, un artista che non ha più bisogno di presentazioni. Quando sei il primo a parlare di un giovane talento e, quest’ultimo, riesce a farsi spazio in un ambiente come quello del rap italiano, facendosi apprezzare a più livello, è sempre un grande motivo di orgoglio. Qualche tempo fa è uscito il nuovo lavoro di Odeeno che si chiama “Sandwn“: il progetto afferma ancora di più il marchio di fabbrica del producer campano e, come i suoi lavori precedenti, vi infilerà in atmosfere davvero molto belle, con quel suono sporco che tanto ci piace. Potete ascoltare e scaricare gratuitamente “Sandwn” qui sotto.

Esse è un mio giovanissimo concittadino (ergo, di Polignano a Mare come me) in costante miglioramento. “No Armistice” è davvero un bel progetto, un EP che inserisce Esse in quell’elenco di artisti da tenere d’occhio. Certo, rappando da relativamente poco tempo, ci sono le sbavature tipiche di chi è alle prime armi (ma chi non le ha avute all’inzio?), ma Esse ha quella spinta in più che, con lavoro e dedizione, lo porterà ad arrivare ad un ottimo livello. “No Armistice” vanta l’unico featuring di Mouse ed è un lavoro bello cupo, con rime taglienti e di impatto, che vi farà rimanere a bocca aperta. Consiglio il free download: vi basta cliccare sulla cover qui sotto.

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Chiudo la mia selezione con un altro producer, anche lui tra i miei preferiti. Iken ci propone il brano “floating.clouds“, succoso antipasto del suo nuovo progetto. Intanto, ascoltiamo il brano di seguito.
 

Proseguiamo con Stephaz.

L’estate sta decisamente avendo la meglio sulla redazione di #DITW, almeno per quanto mi riguarda. La mia selezione è breve ma variegata.

Inizio col parlavi di un lavoro pubblicato poco più di un mese fa da tale Mark Swan, classe ’93, di Alghero, attualmente domiciliato a Bo-Town con all’attivo un album e una presenza importante all’interno di “Hurricane Mixtape Vol.1”, quello missato da Dj Pitch8 e presentato da Mezzosangue nel 2013. “Sornione” è dunque la seconda prova ufficiale del ragazzo, la prova delle conferme e dei miglioramenti. Per spiegarvi quello che a me personalmente ha trasmesso questo lavoro partirò dal titolo. Per definizione sornione è quella persona che nasconde la sua vera personalità dietro un atteggiamento impassibile, svagato o anche bonario. In altre parole un calcolatore, un doppiogiochista, un abile attore. Ne consegue che un persona del genere è chiaramente una persona che vive di una doppia vita, magari con una doppia personalità (non necessariamente entrambe reali) ma non sempre questo atteggiamento è maturato per fini malvagi o sleali, semplicemente spesso ci si comporta così per pigrizia o per convenienza. Questo è esattamente quanto troverete nell’ultimo lavoro di Mark Swan, un disco dalla doppia faccia che inevitabilmente riflette anche la vita del rapper sardo. L’aspetto più bonario è rappresentato dalla bellezza e dall’immediatezza delle musiche e dei ritornelli cantati, costruiti in modo tale da ammaliare fin dal primo ascolto e restare facilmente impressi nella testa. Ovviamente i tre producer che si sono occupati delle strumentali hanno il loro peso nella faccenda e per questo ve li nomino tutti e tre: James Choice, Cirrusx e Opera Silenzio (questo sicuramente più noto ai follower abituali di #DITW e ne approfitto per segnalarvi la sua ultima uscita, in veste di paroliere però, non di beatmaker: cliccate QUI per scoprire di cosa si tratta). L’aspetto meno superficiale e più complesso del disco è invece rappresentato dalla scrittura dei testi e dagli argomenti trattati. Niente di trascendentale, beninteso, ma il modo in cui sono trattati conferisce alle parole una dimensione poetica che eleva il testo rispetto a molti altri testi simili sparsi nell’archivio del rap italiano. Se dunque è facile rimanere affascinati dalle linee melodiche disegnate nei ritornelli di tracce come “Con la dovuta calma”, “Un po’ da solo con me”, “Sornione” o “Mad At Swan”, dall’altra parte serve più di un ascolto per apprezzare al meglio brani come la bellissima “Mia terra”, “Quanto è difficile” o la stessa “Un po’ solo con me” dove una presunta fine di una relazione lascia spazio a un flusso di coscienza che espone mille riflessioni sul proprio stato d’animo. Ovviamente questo non significa che una delle due personalità del disco sia meno vera dell’altra perché in questo caso è proprio l’unione che conferisce al progetto il suo fascino, quindi l’essere sornione di Mark o l’essere sornione del disco è da intendere in senso positivo, con l’accezione legata all’incertezza e quindi alla parte più onesta di una persona. Dopotutto già il fatto di palesare una certa inclinazione è un atto di coraggio che mette in gioco delle buone intenzioni future: io ti dico come sono fatto, ne sono consapevole, ora magari puoi aiutarmi a cambiare. Non voglio aggiungervi altro e vi consiglio subito di cliccare sulla cover che trovate qui in basso e ascoltare/scaricare questo bel lavoro di Mark Swan. La Sardegna continua a regalarci degli ottimi talenti e spero che già dalla prossima prova Swan possa confezionare quel disco che gli permetta di fare il salto di qualità definitivo e che gli consenta dunque di aumentare il bacino dei suoi ascoltatori.

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Il secondo contributo è targato Pitto Stail, producer di Milano appartenente al mega collettivo/movimento Gran Riserva. Qualche giorno fa è stato inaugurato il suo profilo Soundcloud con la strumentale intitolata “Mursh Beat #1”: bpm lenti e suoni sinistri che richiamano un’attesa. Ve la faccio ascoltare per mettere Pitto sulla mappa, ricordatevi di questo nome soprattutto in prospettiva delle future collaborazioni con il producer annunciate dal giovanissimo Souldato, altro nome che se non conoscete dovete segnarvi sul taccuino.

Andiamo avanti con Raffaele Lauretti.

Dopo poco che avevo iniziato a scrivere in Diggin mi passò nelle cuffie Hot Cookie Vol 1 di Pantu & soci, subito decisi di passarlo: c’era un ottimo rappato e, soprattutto, era proprio buona musica. Ecco, diciamo che la formula è più o meno rimasta invariata in questo nuovo episodio, anche se c’è qualche ospite in più di cui non mi sento proprio di lamentarmi. Tipo il buon Resho, per esempio.
Godetevi le ottime vibes, fatevi questo favore.

Proseguo con Sinapsi, che vede Clope collaborare con il fortissimo team di produzione 21Grammi. Il risultato è un ottimo prodotto dalle sonorità classiche. Tra la struggle giornaliera e un ottimo flow, il lavoro si fa ascoltare benissimo grazie all’ottimo lavoro di tutti.
 

Concludo infine con un progetto che aspettavo da tempo: dritto dall’angolo più sinistro della palude latinense troviamo CRX aka Ill Socio, amante della golden age americana si presenta con il suo primo lavoro ufficiale, uno stile che pretenziosamente rimane terra terra, grezzo, irremovibile, uno stile che -appunto- “Non cambia”.

Chiudiamo con CarmeloJP.

Salve ragazzi. Oggi inizio la mia selezione con un beat tape di un producer molisano, di Campobasso per l’esattezza. Il producer in questione è Mr. Apekat ed il suo beat tape è “Canti Di Sirene” che è formato da 5 tracce dalla durata complessiva di 9 minuti circa. Stavo ascoltando varie tracce navigando sul web, quando ho aperto la mail inviatami da Sandrino che conteneva appunto questo progetto e subito ne sono rimasto colpito, attratto, un po’ come Ulisse, quando nel suo lungo viaggio di ritorno ad Itaca, si imbattè nella voce di queste meravigliose – e pericolose – creature fantastiche che rispondono al nome di sirene. Potete ascoltare il tutto dal player che segue qui sotto.
 

Continuo con Mr. Dubplate e con il disco “Pirate Story“. Sono 7 le tracce, di cui una è uno skit, che formano questo lavoro sul quale i Dirty Hubs mettono la loro firma: i beats sono prodotti dallo stesso Mr. Dubplate, Squottmusik e Stemma, mentre agli screcci, presenti in tutte le tracce, troviamo Dj Sponda che ha anche curato mixaggio e mastering di tutto il disco. Al microfono oltre al rapper romano troviamo il già citato Sqottmusic e Psyco Mantis. L’intero disco, dalle sonorità molto old, è la visione utopistica del rapper – che ci racconta del suo mondo ideale in “Voglio Un Mondo” – e allo stesso tempo di denuncia verso quello che ci viene imposto dalla società (“Compralo“), da quello che noi stessi ci imponiamo e della situazione politica (“Final Quest“). Potete ascoltare “Pirate Story” dal player che segue e acquistarlo cliccando qui!
 


 

Il terzo disco che porto alla vostra attenzione è “Rumore” di Wat e Mardoch, fuori per BM Records. Anche il sound di questo EP è fedele alle radici dell’Hip Hop, ma senza dimenticare la feschezza, sia nei beats che nelle tematiche trattate che risultano molto attuali. Ad accompagnare il rapper di Udine e il beatmaker di Lugano in quest’avventura troviamo Sandro Sù, Dundee e Pasqui – quest’ultimi appartenente al collettivo CIEMME. Potete ascoltarlo e scaricarlo gratuitamente dal player qui sotto.
 


 

Chiudo la mia selezione con “Sangue“, un inedito di Daweed e Frankoman, che hanno ripreso il beat “Poppin” di Rico Richie e ci hanno spuntato su qualche verso. I due rapper palermitani stanno lavorando ad un disco in combo, di cui ancora non si sa nulla, e questa traccia è l’antipasto che ci hanno voluto regalare in attesa della portata principale.
 

Alla prossima!
Sandro Outwo, Stephaz, Raffaele e Carmelo

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Rapper, cantante, speaker radiofonico, sneakerhead e streetwear addicted, detentore della verità assoluta. Il tuo idolo vorrebbe essere me.
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