Devo assolutamente ringraziare Odeeno per aver salvato una domenica pomeriggio dedicata agli ascolti che stava per rivelarsi tanto noiosa quanto fallimentare. Dedico infatti la giornata a diversi ascolti che avevo in arretrato per Diggin in The Web, varie ed eventuali. Vai di full immersion.
Il primo non mi dice nulla, il secondo non mi convince, il terzo continuo a non comprenderlo appieno anche dopo diversi ascolti, il quarto sembra anche buon ma non scatta quella scintilla che mi permette invece di scrivere. Comincio a perdere la speranza, qui è notte, c’è il rischio che vada a dormire senza aver consegnato nulla a discapito del materiale proposto.
Poi apro la mail di Odeeno. Ed ecco Kindleavs. Urca. C’è una voce fuori campo che sembra accennare un timido Another one! perché forse oggi abbiamo un vincitore. Anzi, senza forse.
Ogni volta che ascolto Odeeno resto piacevolmente sorpreso per diversi motivi: esce una montagna di roba in giro e lui è maledettamente produttivo. Magari non al momento, Kindleavs ha visto un periodo di gestazione più lungo ma lo storico del producer partenopeo (tra i migliori in Italia, tanto prolifico quanto originale nelle proposte) mette subito in chiaro che Vincenzo non ha certamente problemi a pubblicare materiale su materiale, di sicura qualità.
Primo ascolto andato. Promosso. In un mare di beatmaker emergenti italiani riconosci Odeeno in un secondo. Senti un beat, dici Sì, questo è lui. È Odeeno, assolutamente. Quando ascolto i suoi lavori so che il viaggio è assicurato, motivo per cui corro a prendermi un drink.
Ghiaccio, mi verso un buon bicchiere di Effen Vodka (mi tratto bene, lo so), luce soffusa e rimetto subito in play il tape di Odeeno ed è l’ennesimo viaggio, imprevedibile.
È un capace di infondere calma, serenità, quella serenità che aiuta a riflettere.
Perché questo nome, perché kindleavs, le piante raffigurano la calma e lo scorrere del tempo la pazienza e la la crescità generale delle cose, Odeeno attraverso quest’album ha voluto dimostrare questo… la sua crescità e la sua voglia di essere più maturo e meno irruento, un album dai colori forti.
Un viaggio garantito, insomma, invito ad unirti a me, metti in play questo tape (originalissima anche l’idea delle cassette, va detto) e ascolta cosa davvero serve oggi: musica strumentale che riesca a trasmettere qualcosa senza avere sopra necessariamente una voce che gira sempre sugli stessi accordi, con gli stessi effetti usati per rendere sempre più artificiali le stesse parole, del tutto prive di significato o quasi.
Straparlo, vero? Effetti collaterali del trip gentilmente offerto da Kindleavs, ultima pubblicazione di Odeeno. La chiave è continuare a provare, sperimentare, concentrarsi sulla musica, sul singolo suono, modellarlo al massimo. Il risultato è un lavoro davvero molto bello. C’è una domanda che mi sorge spontanea mentre le mente vola e sorseggio la vodka: produzioni così particolari e sperimentali sapranno mai mettersi a disposizione del flow?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Rimani sempre sul pezzo: recupera le puntate di Diggin In The Web che hai perso.