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Digging in the web

Doppia Erre e Zona 167 Produzioni, una storia Hip Hop

sincero

Torna Diggin In The Web, con l’unico obiettivo di presentarvi e farvi conoscere i nomi più interessanti dell’underground italiano. Il protagonista di questa puntata è l’MC di origini pugliesi Doppia Erre, che ci presenta il suo nuovo album Nella Materia .

Doppia Erre, rapper della Svizzera Tedesca di origini pugliesi, presta la sua voce al rap dal 1996, facendo della sua musica sfogo e analisi di situazioni di vita, di sentimenti e situazioni no, che la vita pone davanti.

Con all’attivo tre progetti (Lyrical Psycho, L’osservatore, Lyrical Psycho 2), che non disdegnano le influenze  reggae/dancehall, grime e drum’n’bass, torna sulla scena con un nuovo progetto dal titolo Nella Materia.

lp doppia erre nella materiaL’esperienza gli ha dato la possibilità di collaborare con artisti nazionali ed internazionali come Filadelfia Maylay Sparks, il giamaicano Dezi Boyd e l’italiano Asher Kuno.

Doppia Erre, sotto il nome di Lu Scurpiddu, I’insieme a DJ Turntill, porta avanti il progetto Reggae/Dancehall dal nome “Royal Gruv Sound“.

Esperienza, collaborazioni e capacità lo hanno portato ad essere oggi vicepresidente del gruppo internazionale The Chosen Few.

Nella Materia, pubblicato a fine ottobre, è un progetto di 17 brani pubblicati per l’etichetta indipendente Zona 167 Produzioni (dello stesso artista) in collaborazione con Kappa Distribution e vanta la collaborazione con artisti tedeschi e inglesi quali Geebra, Pat mc, Sky189, Crispthecook, Gunda Wechee. La produzione si alterna tra lo stesso Doppia Erre e mean2k e DJ Blackflame, Kemp, Fonk, Dr. Prime e Bonabu.

Chi è e come nasce artisticamente Doppia Erre? Raccontati a chi ancora non ti conosce.

Doppia Erre nasce dalla voglia di esprimersi e raccontare le proprie esperienze, dopo anni di amore per la cultura Hip Hop, che sin dal giorno primo mi ha motivato ad essere il migliore sul palco e al microfono.

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Cosa vuole comunicare all’ascoltatore Doppia Erre? Qual è il suo fine ultimo?

Voglio coinvolgere le persone e trasportare le emozioni attraverso la mia musica; ho avuto, più volte, il piacere di vedere chi ascoltava un mio pezzo sotto al palco commuoversi e ciò mi rende orgoglioso.

Vivi in Svizzera: pensi che ciò possa essere stata una spinta in più nel tuo percorso artistico?

Vivendo in Svizzera tedesca sono stato influenzato anche dal rap proveniente dalla Germania, che ha tutta una sua dimensione. Quindi, ascoltando quello, il rap italiano, quello inglese e quello francese, ho avuto un ampio orizzonte musicale a cui appoggiarmi.

Volendo fare un profilo di Doppia Erre come artista, quali credi siano le sue peculiarità e cosa pensi abbia di più rispetto agli altri?

Penso che quel che faccio lasci molto spazio all’interpretazione cercando di dargli profondità sia musicale che testuale.

Puoi parlarci del tuo progetto Royal Gruv Sound e indirizzare all’ascolto di qualche brano di questo progetto?

Da quando seguo l’hip hop ho sempre dato una sbirciata alla scena reggae/dancehall. Già nel 2008 abbiamo fatto uscire un mixtape dai suoni reggae sotto il mio aka “Lu Scurpiddu”. In Royal Gruv Sound suono come Lu Scurpiddu insieme a DJ Turntill di Berna nei club a feste dedicate a questo genere.

Fai parte del gruppo internazionale The Chosen Few, puoi presentare, a chi non conosce cosa sia, in cosa consista e quanto sia importante il tuo ruolo all’interno di esso?

Di The Chosen Few sono diventato da un pò di anni vicepresidente. TCF è un’organizzazione internazionale nata a Berna che unisce circa 400 membri in tutto il mondo.

Lo scopo è di unire gente appassionata della cultura Hip Hop, che siano B-Boys, Writer, Mc, DJ o altro e di incontrarsi, lavorare insieme a progetti e portare avanti un certo mindset.

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Hai fondato la tua etichetta Zona 167 Produzioni: come è nata e cosa dobbiamo aspettarci da essa? Sarà un 2019 in cui dovremmo tenerla d’occhio?

Zona 167 Produzioni è nata dalla necessità di pubblicare la mia musica senza compromessi. Con gli anni siamo diventati anche uno spazio per altri artisti, sia per distribuzione digitale che per supporto e promozione dei propri artisti.

Con Geebra e Pat mc abbiamo due gruppi che rappano in tedesco Svizzero, con Beatzeria (Vol.1 curata dal ticinese Lazy Marf) abbiamo fatto nascere una seria di beattape di interessante musica strumentale, col Beat Fight abbiamo organizzato il primo Producer Contest nazionale che è stato organizzato da noi nel 2017 in tutte le regioni della Svizzera con una finale a Zurigo.   

Parlando del tuo nuovo album vorrei ci raccontassi come è nato il concept dell’artwork e da chi è stata realizzata.

La cover è stata dipinta da me, devi sapere che mentre lavoravo all’album, ho realizzato dei disegni che sarebbero stati di ispirazione per il grafico. Lazy Marf, colui che ha curato poi la grafica, mi ha convinto di usare proprio uno dei miei dipinti come cover, dal momento che l’immagine rappresenta molto anche la materia con i suoi strati e diversi spessori.

Come sono nate le collaborazioni al’interno di Nella Materia?

Tutte le collaborazioni sono con artisti che conosco da molti anni e che ho scelto relativamente alla visione che avevo del pezzo. Ci sono amici provenienti dal Kenia, Sudafrica, America e Germania che, con i loro stili differenti, si uniscono al mio modo di suonare dandone una dimensione in più.

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E dentro sorridi è il primo estratto dal disco. Perché questa scelta?

Per me è una canzone interessante per via del tocco malinconico, comune a a molti miei pezzi ma, allo stesso tempo, mostra anche un lato molto positivo e dona, almeno spero, un certo barlume di speranza. La base è stata prodotta da me, campionando pezzi di una canzone registrata da una ragazza di 14 anni nel mio studio.

I tuoi album raccontano la tua vita, che come per tutti ha degli alti e dei bassi. Vorrei ci parlassi del brano a cui ti senti più legato e per quale motivo. Di quanto questo ti abbia aiutato o meno a vivere un momento della tua vita.

Una delle canzoni per me più importanti all’interno de Nella Materia è forse Ti scrivo. Nel testo descrivo la mia vita oggi e lo sviluppo che ho fatto dopo vent’anni dal trasferimento in Svizzera.

Nel ritornello canta Artystri, una cantante americana, attiva già negli anni Settanta nell’era del soul e Rhythm & Blues.

Ipotizziamo che tu debba presentare te stesso attraverso un brano dell’album Nella Materia. Quale sceglieresti e perchè?

Forse Barca perchè unisce alla tecnica una tematica profonda e nel ritornello canta Stella Baraldo, la cantante che da anni mi accompagna dal vivo insieme a Dj Masta J.

All’attivo hai un mini tour italiano oltre a quello in Svizzera. Stai già pensando a qualcosa per la promozione del nuovo progetto?

In Italia collaboro con Kappa Distribution che lavora con grandi artisti come Inoki, Dj Myke, Skizo e tanti altri.  Sono sempre a disposizione per dei Live e contento su ogni nuovo ascoltatore che mi conosce.

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