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Recensione

“Lupe Fiasco – Tetsuo & Youth”

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Lupe Fiasco è un artista che può contare solamente su i propri fan di vecchia data: gravita tra l’underground e il mainstream, quindi non può contare sul vasto pubblico, ma neanche su quello di nicchia, quindi non farà mai grandi vendite. Questo suo ultimo disco è in pieno stile Lupe, non ci sono contaminazioni con le mode di adesso.
L’MC di Chicago non è un rapper d’impatto, come lui stesso dice in “Blur My Hands” (feat. Guy Sebastian). Serve del tempo perché il suo rap venga assimilato per bene: “Take time to learn me like court-appointed attorneys , restore the order, we either join or adjourning, less you join I’m up performing the journey“. Il disco riflette l’essere bizzaro di Lupe. La sua particolarità emerge in pezzi come “Dots & Lines“, dove tramite il suo rap e analogie a figure geometriche fa riferimenti alle dianmiche sociali e alla decadenza di quest’ultima. La propria etichetta è la manifestazione di questo: “The physical part of my church emits the invisible arts of my work. To make gold from garbage is not the alchemical point of this math , but truth be told it’s the pursuit of gold that turns the goal of men into trash . The soul’s gold and they turning gold into cash“. Il giocare con le parole e creare rime perfette, a volte mette in secondo piano l’aspetto musicale, che però in “Prisoner 1 & 2” (feat. Ayesha Jaco) diventa uno degli elementi principali. Infatti, la canzone è divisa in due, con melodie differenti, modificando l’intera prospettiva: carcerati e carcerieri. Contiene il campionamento di “Belive Me” dei Styles of Beyond, gran pezzo per la mia generazione (25 anni) che evoca sempre piacevoli ricordi, soprattutto legati al rap di quel periodo. Nuovamente Lupe si supera: flow, metriche, rime, giochi di parole che le orecchie non hanno tempo per riprendersi. Pura eleganza con “Little Death” ( feat. Nikki Jean), in cui sia l’uso delle trombe che dei piatti crea un’atmosfera retro/jazz, impreziosita dalla dolce, calda e sinuosa voce di Nikki. La cripticità di Lupe, spesso non permette di assaporare fino in fondo le sue canzoni come mi è successo in questa traccia. Per fortuna “No Scratches“, pur non perdendo quella sua precisione nel descrivere emozioni, è molto più diretta. Sempre accompagnato dall’importante voce di Nikki, si concede un volo nella sfera amorosa, in cui avverte che, spesso trasportati dagli eventi, bisogna sapersi fermare in tempo, il tutto raccontato tramite la metafora di un incidente stradale.
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Il rap ha sempre parlato di realtà vicine agli afroamericani e l’artista di Chicago infati non tradisce il clichè, ma lo fa a modo suo. In “Chopper” (feat. Billy Blue, Buk of Psychodrama, Trae, Famlay & Glasses Malone), che rappresenta la posse track e forse la canzone più grezza, va a sottolineare la contradizione su come certe persone, pur vivendo tramite gli assegni sociali, non si fanno mancare le cose futili. Sempre delle realtà ai margini sociali si parla in “Deliver“, in cui paragonandosi ad un portapizze, descrive in maniera sublime i ghetti in una maniera molto pittoresca, tipica della sua scrittura.
Con un alone decisamente profondo, in “Madonna (And Other Mothers in The Hood)” (feat. Nikki Jean) crea un parallelismo tra la storia di un ragazzo che, facendo scelte sbagliate, viene ucciso tra le braccia della madre, e la morte di Gesù. Anche qua, la strumentale e le capacità al microfono sono ai massimi livelli.
Le utlime due canzoni hanno alcune pecche dal punto di vista sonoro, ma in “Adoration of Magi” Lupe apre la terza strofa facendo degli incastri da manuale. Per inquadrare il metodo che utilizza, possiamo affermare che si avvicna molto allo stile di Big Pun. E ho detto tutto. “They Resurrect.Over.New” (feat. AB-Soul), ultimo brano di “Tetsuo & Youth” e “Body of Work” sono le tracce che mi sono piaciute meno.
Ho tenuto per ultima la chicca del disco: “Murals“. La lingua può rappresentare un limite notevole nella ricezione di questa canzone, ma penso che anche gli ascoltatori di madrelingua necessitino del testo, perché sono 8 minuti di puro rap fatto di metafore, giochi di parole, e immagini: divino.

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Disco in cui il rap è il vero protagonista. Lupe è immenso, è un MC che supera il 99% dei rapper in circolazione come bravura al microfono. Volete un artista che vi faccia capire cos’è il rap? Bene, ascoltate “Tetsuo & Youth”.

8/10

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Rapper, cantante, speaker radiofonico, sneakerhead e streetwear addicted, detentore della verità assoluta. Il tuo idolo vorrebbe essere me.
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