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Recensione

Ecco i 10 migliori album americani usciti la scorsa estate secondo lacasadelrap.com

top 10 dischi USA estate 2017

L’estate è, ormai, giunta al termine (chi vi scrive dice: MENO MALE) e, come ogni anno, è stata scandita da un sacco di uscite veramente interessanti. Le hit e i tormentoni oltreoceano sono stati parecchi. Noi abbiamo provato a metterne insieme 10 + un fuori classifica. Ecco quello che abbiamo selezionato. Ah, a proposito: gli album sono in ordine sparso.DJ Khaled – “Grateful” (by Sandro Outwo Torres)

“Scusate: secondo voi, quale poteva essere l’album fuori classifica?!” Ovviamente, il suo. DJ Khaled non rappa, non produce e, da un po’ di tempo, ha smesso anche di mettere i dischi. “Eh, ma allora quest’uomo cosa fa?!” Le hit. Unica risposta possibile a questa domanda. Da 10 anni, ormai, mette insieme artisti dall’immenso star power sui suoi dischi che, puntualmente, vengono certificati platino (multi-platino, anzi). “Grateful”, dedicato al figlio Asahd, contiene le hit planetarie “I’m The One” con Justin Bieber, Quavo, Chance The Rapper e Lil Wayne, e, soprattutto, “Wild Thoughts” con Rihanna e Bryson Tiller, che vi sarà capitato di ascoltare in qualche radio in heavy rotation. Nota di merito a “It’s Secured”, brano con Nas e Travis Scott: il sample di Sizzla farebbe saltare in aria chiunque. “Sì, ok: ma chi ci sta nel disco poi?!“. Giusto qualche nome tipo Jay Z, Beyoncè, Pusha T, Alicia Keys, Nicki Minaj, Future, Rick Ross, Calvin Harris e altri. Khaled non ne sbaglia una. O forse si: le Jordan 3 Grateful sono troppo rosse. Io avrei fatto la midsole bianca. Ma questa è un’altra storia.Dave East – “Paranoia: A True Story” (by Davide Simone)

Paranoia: A “True Story” è l’album del debutto mainstream di Dave East. All’interno dell’album il rapper riesce a mettere in mostra la sua versatilità  alternando canzoni più “leggere”, che strizzano l’occhio al grande pubblico, con pezzi che ricordano la sua natura come rapper di Harlem per i fan di vecchia data. Il disco viene anticipato da “Perfect” nata dalla collaborazione con Chris Brown, uno dei grandi nomi presenti nel disco insieme a Nas, Jeezy, Wiz Khalifa e French Montana. L’album nel complesso è un ottimo biglietto da visita capace di far avvicinare nuovi ascoltatori rimanendo fedele al suo stile e alla sua origine newyorchese.

Voto 4.5/5

Lil Uzi Vert – “Luv is Rage 2” (by Davide Simone)

Dopo numerosi mixtape anche Lil Uzi Vert pubblica il suo primo lavoro ufficiale: Luv is Rage 2. L’album è stato preceduto dal singolo XO TOUR LIF3 che ha riscosso molto successo a livello internazionale. Nonostante l’album sia molto fluido nell’ascolto, risulta meno convincente dei mixtape precedenti. Nel complesso l’artista si muove bene tra le diverse sonorità delle produzioni ma non si discosta dal suo mood. Sicuramente questo di Lil Uzi Vert rimane un interessante lavoro ma non lo consacra nel mainstream.

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Voto 3/5Vic Mensa – “The Autobiography” (by Jacopo Pasetti)

Il primo album ufficiale di Vic Mensa per Roc Nation non poteva non regalarci un progetto destinato a rimanere nel tempo. “The Autobiography” infatti è sicuramente una delle uscite più interessanti da segnalare tra le summer releases di questa estate. Vic Mensa si mette a nudo, sulla scia del precedente “There’s A Lot Going On”, in un disco che ci racconta la vita di un ragazzo di 24 anni, nato e cresciuto in uno dei quartieri più violenti degli Stati Uniti, costretto a combattere il razzismo, il pregiudizio e la dipendenza dalle droghe. A dispetto della sua giovane età, la maturità di questo disco permette a Vic Mensa di ritagliarsi un ruolo da protagonista nell’Olimpo dei big, confermandolo tra gli artisti più interessanti della scena emergente statunitense.

Voto 4/5A$ap Mob – “Cozy Tapes Vol.2: Too Cozy” (by Jacopo Pasetti)
Diciamoci la verità: se siete alla ricerca di un disco profondo e ricco di contenuti “Cozy Tapes Vol.2” non è quello che state cercando. Sarebbe un sacrilegio tuttavia non dare a questo disco lo spazio che merita. Se da un lato infatti, come da più parti rilevato, il progetto non porta nulla di nuovo nè sotto il profilo dell’originalità nè dei contenuti, è innegabile come, con quest’ultimo album, gli A$AP Mob si siano definitivamente guadagnati il titolo di collettivo Hip Hop più influente nell’attuale scena discografica statunitense. Dietro al fallimentare tentativo di dare al disco una struttura organica si nasconde infatti la più evidente e mal celata volontà dei membri di regalare al pubblico dei pezzi festaioli ed autocelebrativi per rendere omaggio al percorso fatto negli ultimi dieci anni dal gruppo newyorchese.

Voto 4/5

French montana – “Jungle Rules” (by Carmelo Leone)

Le mie estati degli ultimi 6 o 7 anni hanno avuto un’unica costante: French Montana sparato a palla nelle cuffie. “Jungle Rules”, uscito a fine luglio non fa eccezione. French Montana, già dal suo primo album ufficiale, “Excuse My French”, sembra voler essere quell’anello di congiunzione tra la vecchia e la nuova scuola e lo conferma con questo suo secondo album ufficiale. Rispettato da tutti, negli USA, dichiara il suo amore per la old school, ma su tappeti sonori tendenti alla trap. Basta dire che tra i featuring è presente Quavo e che alle produzioni è presente Puff Daddy. Da segnalare la hit realizzata con The Weeknd, che ho ascoltato veramente tanto. In conclusione: è un buon disco, ma trovo che le canzoni siano troppo slegate l’una dall’altra dando così la sensazione di stare ascoltando una compilation.

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P.S. ma quant’è bello fare le sporche sui pezzi di Montana? HAAAAAN

Voto: 3/5

XXXTENTACION – “17” (by Marco Bianchessi)

“17” è un disco che sarà difficile da dimenticare nel breve periodo, un po’ per tutto l’hype che si è creato intorno a un personaggio troppo controverso per essere credibile, e un po’ perché è effettivamente di un livello superiore rispetto alla media delle uscite.

Il flow dell’album è lento e rilassato, lontano dalla furia di “Look at me!”, e si muove su binari che portano verso l’auto analisi e la comprensione di se stesso, XXX si espone con tutti i rischi che ne conseguono. A partire dal discorso di apertura, si capisce come sia necessario, per capire la sua musica, capire il personaggio e il suo percorso. Le strumentali, che spaziano da chitarre acustiche a cose strettamente più rap, facilitano la riflessione e si conciliano meglio con il sentiero tracciato dall’autore. Il limite di questo prodotto sta nella giovane età del suo autore, che in alcuni momenti si perde in piagnistei un po’ infantili e banali, vedi il titolo della canzone “Fuck Love”. Detto questo XXX è qui per restare e di certo non sarà facile spostarlo.

“17 My collection of nightmares, thoughts, and real life situations I’ve lived
17 is the number tattooed on the right side of my head
My own personal number”

Voto 4/5

Action Bronson – “Blue Chips 7000” (by Carmelo Leone)

Nonostante “Blue Chips 7000” sia uscito il 25 agosto, quindi a estate quasi conclusa, grazie ai vari estratti che Action Bronson ha pubblicato sul suo canale YouTube, è stato comunque parte integrante dei miei ascolti estivi. Bronsolino, che oltre ad essere un rapper è anche uno chef gourmet, sembra aver trovato la sua ricetta magica: rime pregne di ironia e di rimandi al cibo – Too much lobster on the plane, the plane won’t even stay up. Bitch I’m butt naked, laid up, yo, what the fuck? – su beat dall’atmosfera calda, carichi di un nonsochè di nostalgico. Non sarà tra i migliori album dell’anno, ma è un album che consiglio vivamente di ascoltare.

Voto: 4/5

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Meek Mill –Wins & Losses” (by Pasquale Laselva)

In una ipotetica classifica dei 10 migliori dischi usciti questa estate, il disco di Meek Mill, a mio parere, non è fra questi. Il disco è stato pubblicato il 31 Luglio ed è stato preceduto da due episodi “Meekeend Music Vol 1 &2”.  Considerato il fatto che avevo aspettative più alte, ritengo il disco discreto, poiché non ha nulla di diverso dagli altri lavori precedenti. Dovendo scegliere una traccia, scelgo “Young Black America”, la quale racconta la storia di un afroamericano che subisce atrocità da parte della polizia, o da parte di chi dice di difendere la città; il tutto sulla base di “Mama Love Me”, traccia di Jay-Z presente nella album “Blueprint”.

Voto 3/5

Jay-Z –4:44” (by Aniello De Stefano)

Al primo ascolto di 4:44 son rimasto completamente spiazzato. Un disco così da un rapper di 48 anni suonati come Jay Z non me lo sarei mai aspettato, alla luce anche del fatto che è un prodotto estremamente intimo e toccante a tratti. Hov decide di mettersi completamente a nudo davanti al suo pubblico, come mai aveva fatto prima d’ora. Un album sentito, maturo e coeso che scorre impeccabilmete dall’inizio alla fine anche grazie alle produzioni di NO ID che ha curato l’intero tappeto sonoro di 4:44. La title track è inoltre senza ombra di dubbio il punto più alto del disco, una lettera d’amore/ammissione di colpa in cui Jigga si auto accusa di esser stato un cattivo marito confermando la sua infedeltà nei confronti di sua moglie Beyoncè. Un pezzo che per pathos, qualità di scrittura e per produzione è sicuramente uno dei migliori di tutto il catalogo musicale di Shawn Carter.

4:44 è un album che consiglio caldamente, nel mare di summer releases del 2017 non potete e non dovete perdervelo.

Voto 4/5Jay Z – “4:44”

Young Thug –Beautiful Thugger Girls” (by Aniello De Stefano)

Young Thug storicamente ha sempre fatto musica super catchy e sfornato hits su hits, e Beautiful Thugger Girls non ha interrotto la tradizione. Mescolando Trap, RNB e spruzzandoci sopra un pizzico di country music Thugger ha fatto uscire quest’estate il suo miglior prodotto fino ad ora. Un disco che scorre via piacevolmente, facendo ottimamente il suo lavoro da colonna sonora estiva sprizzando summer vibes da tutti i pori. Sicuramente non rimarrà negli annali come pietra miliare del genere, ma non dargli almeno un ascolto sarebbe un delitto.

Voto 3.5/5

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