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Digging in the web

Diggin In The Web puntata #349

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È bello essere a Casa. Lo sappiamo (lo so): abbiamo fatto passare tanto, troppo tempo dall’ultima puntata. Gli impegni sono sempre di più e, per fortuna, anche il materiale che ci inviate è sempre di più. E, per questo motivo, siamo davvero contenti. Cercheremo di essere più costanti con le pubblicazioni: ve lo promettiamo. Intanto, preparatevi ad una bella scorpacciata di artisti emergenti. Cominciamo da me aka Sandro Outwo aka il colpevole del ritardo di Diggin In The Web.

Personalmente, sto attraversando un periodo un attimino “complicato”, parlando in termini di ascolti musicali. Chissà perché o chissà per come, alcune uscite rap italiane non mi entusiasmano più come qualche anno fà. Non fraintendetemi, esce ancora tantissimo materiale interessante, ma ultimamente preferisco ampliare ancora di più i miei orizzonti e sto cercando sempre di più qualcosa che sia sempre più sperimentale e sempre meno scontato. Ecco perché ho cominciato una bella ricerca di producer fighi e che potessero emozionare i proprio lavori, anche se, al loro interno, non ci siano quelle parole che tanto sono importanti all’interno del nostro genere. Basta chiacchiere perché, per i tre lavori che vi propongo, non servono parole: servono soltanto un po’ di vibrazioni positive. Ma, soprattutto, serve che voi mettiate in play i 4 beat tape che vi propongo quest’oggi. Anche di seguito, non importa. Sono lavori validissimi di gente che si sbatte e che lavora duro perché un rullante si sposi bene con un synth. Trovate “Lamp Of Gene” di D-Gene del collettivo Tangram Square, “Colors” di J.O.D., un artista che ci ha abituato anche a delle rime serissime, il nuovo lavoro di Odeeno che si chiama “∆bscnse” e, last but not the least, DJ El D e il suo “Rullings“.

Chiudo con un altro brano che mi è piaciuto parecchio. DJ Baser ci propone “Funky Man“. Nemmeno su questo brano voglio spendere più di quanto dovuto: la musica parla da sola.
 

Andiamo avanti con Stephaz.

Una selezione super densa e piena di spunti interessanti.
Il primo contributo è quello di Don Ross, già parte del Trio Flagello, che a fine febbraio tramite la JFK Music ha pubblicato “Signori si nasce”, lavoro che potete ascoltare per intero cliccando sulla cover che segue. Con le parole dello stesso Don Ross “nel disco si parla di emancipazione musicale e poco interesse da parte delle istituzioni per la musica (Ca’ Savio City), si passa a tracce più goliardiche e scanzonate ( Tu vuoi il moff, Hangover ), si parla di coloro che criticano sempre gli altri, sparando giudizi e sentenze, senza averne le competenze per poterlo fare (Les Incompétents feat. Fiks), c’è spazio per uno storytelling, di quelli come si facevano una volta ( Everest feat. Don Vinnie), c’è la consapevolezza del tempo che passa e dell’aumento delle responsabilità, che i sogni sono quasi sempre soltanto sogni e che devi farti il culo per andare avanti, considerando che alla fine, forse era meglio quando eravamo giovani bimbi spensierati (Era meglio vivere da piccoli), per finire con la track “Senza luce”, dove rielaboro un versetto dei Dik Dik per fare il ritornello, e dove, forse per la prima volta, parlo di me come non ho mai fatto prima”. Aggiungo solo che le produzioni sono tutte firmate James Cella e Karati che hanno entrambi fatto un lavoro egregio.

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Si rimane in Veneto, a due passi da Ca’ Savio tra l’altro, Venezia per la precisione. Si tratta di un ritorno molto atteso, quello dei 4 Rooms Familia che dopo il mixtape “La quarta stanza”, pubblicato ormai circa tre anni fa, sono tornati con il lavoro intitolato “EXODVS”. Un ritorno che almeno personalmente non ho ancora avuto modo di apprezzare come Cristo comanda, il tempo è stato davvero tiranno in questi ultimi mesi. Non potevo però non segnalarvi l’uscita del disco, potete ascoltarlo per intero cliccando QUI e scaricarlo cliccando sulla cover, più avanti trovate il primo video estratto, la title track dell’album.

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Da Venezia a Roma per segnalarvi un’altra uscita di spessore. Lui è Black Damo (Mastodontic) di cui vi ho già parlato in passato, intorno a metà febbraio è stato pubblicato “Aikido”, tape scaricabile cliccando sulla cover che trovate dopo queste parole. Anche in questo caso, come per i 4 Rooms, non ho molto da dire riguardo il progetto dal momento che un suo ascolto superficiale non mi permette di esprimermi come vorrei. Subito dopo la cover potete però ascoltare la traccia “Con in bocca il rap”, prodotta dal super Foot de Papera, e farvi un’idea di cosa si parla.

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La parola passa a Sestoman, o Sesto per gli amici, uno dei rapper pugliesi più promettenti al momento. “Lexotan” è stato uno dei lavori più interessanti fra quelli proposti dalle nuove leve durante il 2015 e l’attesa per un nuovo progetto è alta. Un paio di settimane fa è stata caricata sul Tubo la traccia “Naufragismi”, prodotta da Parè (membro del collettivo Sang & Slang come lo stesso Sesto) e con gli screcci di Dj Mast.
 

Per la serie #recuperorobevecchie vi propongo ora una serie di brani che sono stati pubblicati dall’ultimo episodio di Diggin a oggi. In ordine trovate “A’Dam” di Gianni Bismark prodotta da Nino Brown, “Sotto come Joy Division” di Morech prodotta da Kappa-O; “Harakiri” di Tabla Ras con la partecipazione di Jergo e Musashi; “Sincity” di Noia Rotten e Dahmi (questa estratta da “Rawface”, lavoro di prossima uscita dei due membri Balaklava Team); e “Chill Loud”, traccia strumentale realizzata da Molesto e contenuta nell’omonimo ep ascoltabile e scaricabile cliccando QUI.
 

  

 

 

 

Lo so, vi aspettavate anche Carmelo e Raffaele. Le selezioni ci sono, ma perché darvi tutto e subito? Ci rivediamo tra queste righe tra due giorni. Digerite per bene questa bella scorpacciata di materiale.
Alla prossima (tra un paio di giorni).

Sandro Outwo e Stephaz
(Twitter: @OutwoSandro e @Stephaz01)

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Rapper, cantante, speaker radiofonico, sneakerhead e streetwear addicted, detentore della verità assoluta. Il tuo idolo vorrebbe essere me.
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